Arrivano gli ATS, i nuovi software informatici che selezionano solo i CV più efficienti.

​Da qualche tempo, nel mondo del recruitment è apparsa una dicitura particolarmente oscura: "La scrematura del Curriculum Vitae avviene via software ATS". Dietro questo nomignolo, si nasconde l'ultima novità messa in campo dalle aziende per rendere più efficiente e veloce il sistema di selezione del personale. L'ATS sta infatti per "Applicant Tracking System" e altro non e che un software in grado di selezionare in prima battuta i Curriculum Vitae da lui ritenuti "migliori", scartando tutti quelli restanti. Scopriamo assieme come funziona!

In Italia, attualmente circa il 40% delle aziende utilizza software di questo tipo ed elimina in automatico oltre il 70% dei CV ricevuti già durante questa prima operazione. Per questo motivo, sta diventando sempre già importante impostare dei documenti "ATS friendly", in grado di superare con facilità il test effettuato automaticamente dal sistema in fase di screening del CV. Ma come funzionano esattamente i fantomatici ATS? Quali sono i criteri utilizzati dal software per giudicare un CV degno di passare la selezione? Vediamoli assieme:

• Semplicità: gli ATS sono particolarmente ostili a documenti graficamente troppo complessi, in quanto riducono di molto la velocità di lettura del recruiter e, a volte, possono confondere inutilmente l'esperto con template inutilmente pomposi. La prima regola per bypassare la barriera del software, è quella quindi di creare una impostazione grafica personale, semplice, senza troppi fronzoli ed evitando estensioni di file poco conosciuti. Diventa importante quindi utilizzare un font riconoscibile, un carattere non troppo piccolo, una corretta predisposizione degli spazi tra le sezioni del CV unita ad una assenza totale di errori di formattazione. Da abolire in toto disegni, simboli, tabelle, colori particolari e segni non leggibili dal lato software.
• Parole Chiave: gli ATS adorano le famose "Keywords", in quanto il software utilizza la descrizione della mansione ricercata intersecandola con la terminologia utilizzata dal candidato in fase di invio del proprio Curriculum. Inserire le parole chiave corrette e in linea con quanto richiesto dal datore di lavoro diventa pressoché essenziale. Nel farlo, è preferibile creare una vera e propria sezione aggiuntiva all'interno del CV (nella parte alta del documento, inserendola subito sotto il Profilo Professionale), posizionando in quella parte del documento le terminologie più efficaci per superare la barriera imposta dal software. Per definire le keywords più adatte, è possibile utilizzare degli strumenti IT specifici rilasciati da terze parti che indicizzano in modo corretto la terminologia più appropriata da usare nel documento.
• Terminologia Tecnica: la parte relativa al background accademico e la sezione dei corsi di formazione frequentati deve contenere i nomi esatti di ogni Diploma ottenuto, evitando di utilizzare parole generiche. Gli ATS infatti sono programmati per leggere le sigle e le diciture ufficiali che diventando quindi molto importanti anche come parole chiave.
• Personalità: per bypassare questa barriera imposta dagli ATS, è fortemente consigliabile rendere personale il proprio CV, evitando lunghe e noiose liste della spesa divise unicamente per elenchi puntati (i tanto famosi "bullet points"). Il modo migliore per farlo consiste nello scrivere un Profilo Professionale - una parte fondamentale che aiuta il recruiter a capire che tipo di competenze ha il candidato senza dover leggere forzatamente tutto il CV - inserendo la sezione subito dopo i dati anagrafici riportati nel documento. Vanno invece eliminate dalle mansioni lavorative tutte le informazioni non essenziali al recruiter, che rendono difficoltoso lo screening delle keywords a livello di software. 
• Lunghezza: dal lato ATS, nulla e più sconveniente che impostare un documento lunghissimo e prolisso. Perché questa avversione verso documenti molto "densi" di contenuto? Semplice: un recruiter non avrà mai il tempo per leggere CV più lunghi di due pagine e il software di selezione automatica fa in modo che quelli più lunghi non arrivino nemmeno in mano all'esperto in questione. Essere sintetici e precisi diviene quindi un requisito indispensabile di ogni buon Curriculum Vitae. 

Analizzando questi dati e percependo l'impiego crescente dei sistemi ATS dal lato aziendale, CVPRO predispone tutti i Curriculum Vitae redatti e revisionati ATS friendly, volti a garantire all'utente una percentuale elevata di successo durante lo screening effettuato dai sistemi informativi in questione.

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Walter Sinigoi

Consulente di Carriera per Candidati Ambiziosi e Manager 
Personal Branding Expert | Founder @ CVPRO
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